Modulistica Usi Civici
Affrancazione dei Canoni di Natura Enfiteutica
Il Comune di Lariano, come da documentazione certa e probante in atti, è titolare di diritti su terreni allodiali, ex civici, gravati da canone di natura enfiteutica, derivanti da occupazione abusiva di terre di uso civico, legittimate con Decreto del Commissario per la Liquidazione degli Usi Civici del 30 settembre 1963.
A questo gruppo appartengono i terreni facenti parte del progetto di sistemazione redatto dal Perito Demaniale Sante Castellani nel 1954, contenete la proposta di legittimazione di n. 585 occupazioni abusive di terre di uso civico a favore di altrettanti occupatori, con obbligo di corrispondere l’annuo canone di natura enfiteutica, così come determinato per ognuno, nel Decreto del ’63.
Con tale provvedimento, (disciplinato dagli artt. 9 e 10 del R.D.L. n. 1799 del 1927 e dagli artt. 25 e 26 del R.D. n. 332 del 1928), il demanio è stato trasformato in allodio e l’abusivo occupatore è diventato titolare di un diritto soggettivo perfetto di natura reale, con pienezza di facoltà, al quale non è opponibile nessun divieto di alienazione o divisione.
Con Regolamento Per l'affrancazione dei Canoni di Natura Enfiteutica, approvato con Delibera di C.C. n. 10 del 05/06/2020, è stata regolamentata la procedura amministrativa, al fine di consentire l’emissione dell’atto di affrancazione e/o cancellazione dei livelli e l’assunzione di atti gestionali, sarà avviata previo presentazione di specifica istanza all’Ente.
La Determinazione del Responsabile del Settore è atto amministrativo, emesso dall’Ente concedente, idoneo alla trascrizione/annotazione in Conservatoria del suolo legittimato in capo al legittimario, da registrare presso la locale Agenzia del Territorio e la conseguente variazione catastale.
Gli originari legittimati o loro aventi causa, possono fare richiesta al Comune di Lariano compilando l'apposito modulo predisposto. Le operazioni tecniche eventualmente occorrenti per il frazionamento e coltura catastale, registrazione, trascrizione e quanto altro necessario sono a carico del richiedente.
Alla domanda devono essere allegati i documenti comprovanti i diritti posseduti, che dimostrino la provenienza dell’immobile (titolo di proprietà), l’esatta individuazione catastale relativa al terreno occupato (stralcio planimetrico e visura catastale storica), la destinazione urbanistica e la dichiarazione che sul fondo non sussistono abusi edilizi.
Per il possesso farà fede il riscontro dei nominativi riportati nei registri allegati al Decreto di legittimazione del Commissario per la Liquidazione degli Usi Civici del 30 settembre 1963, agli atti del Comune.
Eventuali successioni nel possesso del terreno, comunque, non pregiudicano la possibilità di richiedere ed ottenere l’atto di affrancazione dei canoni e la cancellazione del livello.
Sono accolte, quindi, le richieste fatte pervenire dagli originari possessori qualificati delle terre civiche, soggetti terzi rispetto a quelli decretati, compresi gli eredi. In tal caso la titolarità dovrà essere comprovata mediante copia dell’atto pubblico o privato, anche non trascritto, accompagnato da autocertificazione. In questo caso, sia l’istanza che la determinazione di affrancazione saranno pubblicate all’Albo pretorio, per motivi trasparenza amministrativa e di pubblicità, nonché nell’apposito spazio del sito web istituzionale dell’Ente – sezione Amministrazione Trasparente.
Nell’atto amministrativo dichiarativo della legittimazione, che riguarda i predetti possessori, si riporterà anche il nominativo originario riportato nel citato Decreto.
Qualora il bene dovesse risultare in comune ed indiviso da più soggetti, la richiesta dovrà essere sottoscritta da tutti i medesimi possessori, con espressa condizione – dichiarata esplicitamente nella domanda – di assumere in solido il valore totale, oltre a tutti gli obblighi ad adempiere relativi al disbrigo della pratica